Ultimo appuntamento della serie dedicata al rapporto tra Sistema 231 e Security Management.

Dopo aver esplorato il ruolo del Professionista della Security e la relazione con l’Organismo di Vigilanza, l’integrazione tra la funzione Security, la normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008) e l’efficacia esimente del Modello 231, il presente contributo si concentra sulle implicazioni tra compliance ai sensi del D.Lgs. 231/2001 e il ruolo del Security Manager nell’attività di due diligence su fornitori, subappaltatori, associati ai sensi del codice dei contratti pubblici e operatori economici mandanti o mandatari e, in generale e onnicomprensiva, su tutti gli interlocutori esterni all’impresa/ente.

Indice
  1. Due Diligence e prevenzione delle fattispecie di reato presupposto
  2. Procurement Intelligence e Risk management del Professionista della Security: prevenire le criticità e produrre sicurezza
  3. Conclusioni: adempimento del dovere di diligenza e ruolo del Professionista della Security

1. Procurement e prevenzione delle fattispecie di reato presupposto

In ogni ambito dell’attività d’impresa, affinché il Modello 231 possa esplicare la sua efficacia esimente, esso deve individuare le aree di attività e i processi in cui possono essere commessi i reati presupposto (identificazione, analisi e valutazione del rischio ai sensi della norma ISO 31000:2018), prevedere misure di trattamento del rischio da reato, obblighi di informazione nei confronti dell’Organismo di Vigilanza e dei portatori di interesse interni ed esterni (comunicazione e consultazione), di feedback alla direzione e di presidio costante dei rischi (monitoraggio continuo e definizione di azioni di miglioramento).

L’attuazione dei processi di cui sopra assume particolare importanza nell’ambito della prevenzione delle fattispecie di reato di cui agli artt. 24, 25 e seguenti del D.Lgs. 231/2001, implementando un sistema di controllo interno a fronte di rischi criminosi quali la commissione di delitti di criminalità organizzata, corruzione e concussione in ambito pubblico (appalti, concessioni, partnership pubblico-privato, ecc.) e corruzione tra privati,  reati societari,  indebita percezione di erogazioni pubbliche, truffa e frode a danno dello Stato, reati ambientali, delitti informatici e trattamento illecito di dati, delitti contro l’industria e il commercio, abusi di mercato, delitti contro la libertà della persona, ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, autoriciclaggio, contrabbando, impiego di manodopera di paesi terzi irregolare, pratiche discriminatorie giuridicamente censurabili, ecc.

È dunque dovere delle imprese quello di selezionare e qualificare fornitori e partner che garantiscano non solo affidabilità ed efficienza in relazione agli interessi dell’impresa e agli obblighi contrattuali assunti, ma anche che offrano adeguate garanzie di legalità e compliance.

In questa attività di due diligence, la funzione Procurement (o Acquisti) dell’impresa è quantomai opportuno si avvalga del Professionista della Security, in quanto figura specializzata e con idonee competenze in merito alle valutazioni da operare in via preventiva alla stipula dei contratti con interlocutori esterni all’impresa.

2. Procurement Intelligence e Risk management del Professionista della Security: prevenire le criticità e produrre sicurezza

L’azione del Manager della Security è definibile come attività di Intelligence, in quanto consistente nella raccolta di dati, nell’attribuzione alle informazioni reperite di un valore di attendibilità e di provenienza da fonti classificate come affidabili, alla relativa analisi approfondita e allo sviluppo di una valutazione inferenziale, che si traduce nella formulazione di un report sintetico da divulgare ai decisori dell’organizzazione con l’obiettivo di essere di supporto al processo decisionale, nel caso di specie, a quello di instaurare un rapporto commerciale con un’altra azienda.

Del resto, proprio la norma UNI 10459:2017, trattando di responsabilità e competenze, compiti e conoscenze del Professionista della Security, prevede espressamente un complesso di attività e adempimenti propriamente afferenti ai processi che caratterizzano l’attività di Intelligence, in quanto presupposti afferenti alla legalità, alla difesa dell’azienda e, nel complesso, al creare uno status privo di eventi spiacevoli e pregiudizievoli o comunque teso a ridurre il verificarsi di tali situazioni.

Condizione questa auspicata in ogni ambiente pubblico e privato, in quanto valore e vantaggio per il conseguimento di un obiettivo, nel caso specifico per la tutela del business e del risultato prefissato d’impresa, che si raggiungono anche e soprattutto con la prevenzione delle criticità, applicando processi atti a produrre sicurezza e a debellare eventi non desiderati, tramite la conoscenza anticipatoria e, appunto, l’Intelligence.

Nell’adempimento dei controlli di selezione e qualificazione di competenza della funzione Security, condotti nel rispetto della normativa vigente, inclusa quella sulla protezione dei dati personali, si citano pertanto le seguenti specifiche attività, inquadrabili con i termini Procurement Intelligence e Procurement Risk management:

L’attività di Intelligence del Professionista della Security, condivisa con la Direzione con apposito reporting e feedback nonché con le funzioni aziendali preposte e, in particolare, con le funzioni Procurement e Legale e Compliance, è parte integrante del complesso del sistema di selezione e qualificazione che riguarda altresì:

3. Conclusioni: adempimento del dovere di diligenza e ruolo del Professionista della Security

La due diligence effettuata dalla funzione Security, preferibilmente certificata UNI 10459:2017, con oggettività e autonomia, svolta in osservanza delle normative e standard di riferimento precedentemente citati, consente all’impresa di adempiere al dovere di diligenza in modo puntuale e completo e permette di conseguire i seguenti benefici:

Con riferimento all’oggetto della presente trattazione, il contributo del Professionista della Security all’applicazione e osservanza del Modello di Organizzazione e Gestione costituisce elemento fondante e potenzialmente imprescindibile di presidio della legalità, strategico, tattico e operativo, con rilevanza ai fini del giudizio sull’efficacia esimente a fronte di reati presupposto inerenti alla catena di fornitura e, nel complesso, in materia di rapporti imprenditoriali con soggetti esterni operanti sul mercato. Questo contributo conclude una panoramica approfondita sull’importanza strategica della funzione Security in ambito aziendale, evidenziando la necessità di una valutazione completa dei rischi, compresi quelli atipici, per garantire l’efficacia esimente del Modello 231.

A cura di

Adamo Brunetti e Stefano Bassi

Estratto curricolare dell’autore

STEFANO BASSI

Laurea Magistrale in Giurisprudenza, Master’s Degree in Scienze della Difesa e della Sicurezza, Master universitario “Manager della Security”.

Certificato Professionista della Security UNI 10459:2017 (credenziale ICMQ n° 25-00890).

Iscritto ad AIPSA – Associazione Italiana Professionisti della Security Aziendale.

Vanta 20 anni di esperienza in materia di Security in contesti di media e alta complessità.

Si è occupato di analisi sociale, geopolitica e dei fenomeni criminosi, Travel Risk Management e difesa di siti produttivi per cantieri e attività commerciali in Italia, Est Europa e Africa occidentale, di coordinamento tattico e operativo di filiale in Romania, project management e compliance. Ha ricoperto il ruolo di Responsabile Affari Legali e Appalti presso impresa del settore delle costruzioni infrastrutturali e di protezione civile e, successivamente, di Project Manager d’Area Security, Safety e Facility Management presso un’importante Società multiservizi in ambito sanitario e istituzionale.

Ha quindi svolto la funzione di responsabile Security, Affari legali e Risorse Umane presso Società di servizi e progettazione nell’ambito dei contratti pubblici. Attualmente Manager della Security e Senior Security Project Manager nell’ambito dei servizi pubblici presso infrastrutture critiche e obiettivi sensibili (Aziende Ospedaliere, aeroporti e porti, stazioni e reti ferroviarie, Università, caserme e installazioni militari e di Pubblica Sicurezza, Ministeri e altre Amministrazioni Pubbliche) e dei servizi privati in grandi contesti industriali e poli logistici.

Ha svolto attività accademica in materia di diritto dell’Unione europea e diritto internazionale, dedicandosi in particolare a tematiche inerenti geopolitica e contratti pubblici, difesa strategica militare e sicurezza comune, missioni militari nell’ambito delle Nazioni Unite e della NATO, Intelligence e cooperazione polizia giudiziaria.

Ha servito nell’Arma dei Carabinieri ed è attualmente attivo in qualità di socio effettivo presso l’Associazione Nazionale Carabinieri, Sezione di Parma.

A cura di

Adamo Brunetti e Stefano Bassi

Estratto curricolare dell’autore

STEFANO BASSI

Laurea Magistrale in Giurisprudenza, Master’s Degree in Scienze della Difesa e della Sicurezza, Master universitario “Manager della Security”.

Certificato Professionista della Security UNI 10459:2017 (credenziale ICMQ n° 25-00890).

Iscritto ad AIPSA – Associazione Italiana Professionisti della Security Aziendale.

Vanta 20 anni di esperienza in materia di Security in contesti di media e alta complessità.

Si è occupato di analisi sociale, geopolitica e dei fenomeni criminosi, Travel Risk Management e difesa di siti produttivi per cantieri e attività commerciali in Italia, Est Europa e Africa occidentale, di coordinamento tattico e operativo di filiale in Romania, project management e compliance. Ha ricoperto il ruolo di Responsabile Affari Legali e Appalti presso impresa del settore delle costruzioni infrastrutturali e di protezione civile e, successivamente, di Project Manager d’Area Security, Safety e Facility Management presso un’importante Società multiservizi in ambito sanitario e istituzionale.

Ha quindi svolto la funzione di responsabile Security, Affari legali e Risorse Umane presso Società di servizi e progettazione nell’ambito dei contratti pubblici. Attualmente Manager della Security e Senior Security Project Manager nell’ambito dei servizi pubblici presso infrastrutture critiche e obiettivi sensibili (Aziende Ospedaliere, aeroporti e porti, stazioni e reti ferroviarie, Università, caserme e installazioni militari e di Pubblica Sicurezza, Ministeri e altre Amministrazioni Pubbliche) e dei servizi privati in grandi contesti industriali e poli logistici.

Ha svolto attività accademica in materia di diritto dell’Unione europea e diritto internazionale, dedicandosi in particolare a tematiche inerenti geopolitica e contratti pubblici, difesa strategica militare e sicurezza comune, missioni militari nell’ambito delle Nazioni Unite e della NATO, Intelligence e cooperazione polizia giudiziaria. Ha servito nell’Arma dei Carabinieri ed è attualmente attivo in qualità di socio effettivo presso l’Associazione Nazionale Carabinieri, Sezione di Parma.