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ANAC, i nuovi orientamenti per la pianificazione degli adempimenti anticorruzione e trasparenza 2022

ANAC, i nuovi orientamenti per pianificazione anticorruzione e trasparenza 2022
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ANAC, i nuovi orientamenti per la pianificazione degli adempimenti anticorruzione e trasparenza 2022

In occasione del webinar “Sull’onda della semplificazione e della trasparenza” del 3 febbraio 2022, il Consiglio dell’Autorità ha approvato gli Orientamenti per la pianificazione Anticorruzione e Trasparenza 2022.

Il documento ha come scopo quello di fornire a tutte le amministrazioni e agli enti chiamati alla approvazione del Piano di prevenzione della corruzione e della trasparenza alcuni criteri guida per la pianificazione delle misure anticorruzione la cui scadenza quest’anno è fissata al 30 aprile 2022.

Gli orientamenti danno innanzi tutto atto dell’introduzione – nello scenario delle strategie di contrasto alla corruzione e di pianificazione in generale delle P.A.– del Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO)

Disciplinato dal D.L. n. 80 del 9 giugno 2021, il PIAO è previsto per gran parte delle amministrazioni pubbliche, escluse le scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative. 

Esso rappresenta per ogni ente pubblico un vero e proprio strumento strategico globale, integrante in sé i vari documenti di pianificazione previsti per le singole P.A, compreso il PTPCT

Anche per il PIAO il termine di approvazione è stato differito al 30 aprile 2022.

Nel seguito si passeranno in rassegna le tre sezioni in cui gli orientamenti per la pianificazione anticorruzione 2022 sono declinati, non senza aver prima evidenziato come nella loro redazione l’ANAC abbia tenuto conto degli spunti emersi dall’analisi condotta sui dati dei PTPCT inseriti nell’apposita piattaforma informatica implementata dall’Autorità, nonché dagli esiti della attività di vigilanza svolta

A) Sezione I: scelta del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza

Nella Sezione I, vengono individuate indicazioni utili alla scelta del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza. In particolare, si suggerisce:

  • Di mantenere l’incarico di RPCT per quanto possibile a dirigenti di prima fascia o equiparati;
  • Selezionare un soggetto con adeguata competenza qualificata o comunque con adeguata conoscenza dell’organizzazione e del funzionamento dell’organizzazione;
  • Scegliere un dipendente dell’amministrazione che assicuri stabilità nello svolgimento dei compiti;
  • Considerare come assoluta eccezione la nomina di un dirigente esterno;
  • Evitare la nomina di un dirigente che provenga direttamente da uffici di diretta collaborazione con l’organo di indirizzo laddove esista un vincolo fiduciario;
  • Valutare di individuare come RPCT un dipendente con posizione organizzativa o comunque un soggetto con profilo non dirigenziale solo ed esclusivamente in caso di carenza di posizioni dirigenziali;
  • Escludere la nomina di dirigenti assegnati ad uffici che svolgono attività di gestione e di amministrazione attiva, nonché quelli assegnati a settori che sono considerati più esposti al rischio della corruzione;
  • Individuare una figura in grado di garantire la stessa buona immagine e il decoro dell’amministrazione, facendo ricadere la scelta su un soggetto che abbia dato nel tempo dimostrazione di un comportamento integerrimo;
  • Considerare l’opportunità di introdurre modifiche organizzative finalizzate a consentire, nell’individuazione del RPCT, il pieno rispetto dei criteri indicati nella normativa e negli orientamenti dell’ANAC.

In base a tali suggerimenti l’ANAC ha elaborato una checklist che l’organo di indirizzo può utilizzare per verificare i criteri di scelta del RPCT, sia per le amministrazioni tenute all’adozione del PTPCT che della sezione anticorruzione del PIAO

B) Sezione II – Pianificazione delle misure di prevenzione della corruzione

Tale sezione degli Orientamenti 2022 intende individuare quei suggerimenti utili a consentire che la programmazione di misure di prevenzione della corruzione, ai sensi della legge 190/2012 – siano esse destinate a confluire nel Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) ai sensi dell’art. 6, co. 1, del Decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80 oppure nel Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) – rispetti alcuni contenuti minimi e necessari.

Per la parte generale del Piano, si consiglia di coordinare gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza individuati dall’organo di indirizzo che, nel PIAO, tengano conto degli obiettivi di valore pubblico indicati nell’apposita parte dello stesso PIAO.

Nell’analisi di contesto interno è essenziale che sia considerata la struttura organizzativa dell’ente e che sia riportato l’esito la mappatura dei processi a rischio. 

Per le amministrazioni che adottano il PIAO, nella mappatura dei processi occorre considerare anche quelli relativi al raggiungimento degli obiettivi di performance volti ad incrementare il “valore pubblico” e, in generale, quelli che afferiranno alle risorse del PNRR.

La sezione fornisce, poi, indicazioni utili in ordine ai contenuti minimi per la valutazione e per il trattamento del rischio, rispetto ai quali si opera un rinvio all’apposito Allegato 1 del PNA. 

Circa le misure anticorruzione generali l’Autorità precisa in ogni caso che:

  • Si rende necessaria una revisione del codice di comportamento alla luce delle nuove Linee ANAC di cui alla delibera n. 177 del 19.2.2020;
  • Sul piano della gestione dei conflitti di interessi, occorre far riferimento ad uno specifico elenco di misure da intraprendere, fra cui la predisposizione di apposita modulistica per la dichiarazione dei conflitti di interessi da acquisire e verificare, il monitoraggio continuo, l’esemplificazione di casistiche ricorrenti, con specifico riferimento alla selezione ed assunzione di consulenti;
  • Per quanto riguarda l’inconferibilità/incompatibilità di incarichi, occorre prevedere adeguate modalità di acquisizione, conservazione e verifica delle dichiarazioni rese ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. n. 39/2013 ed effettuare il monitoraggio delle singole posizioni soggettive;
  • Con riguardo alla tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower), il PTPCT o il PIAO devono contenere la descrizione della procedura di whistleblowing, ovvero il rinvio ad altro atto regolamentare che la disciplini nel rispetto dei principi di riservatezza e protezione sanciti nella Delibera n. 469 del 9 giugno 2021.

Nell’ambito della trasparenza, intesa come misura di prevenzione della corruzione che consente di organizzare i flussi informativi necessari a garantire l’individuazione/elaborazione, la trasmissione e la pubblicazione dei dati, si suggerisce di evitare che la sezione “Amministrazione Trasparente” contenga una mera ripetizione di prospetti di cui agli allegati alle Delibere ANAC nn. 1310/2016 e 1134/2017, omettendo tutte le indicazioni di programmazione operativa.

Infine, anche per tale sezione, l’Autorità delinea una utile checklist di sintesi di tutte le verifiche da effettuare al fine di essere conformi ai requisiti normativi citati.

C) Sezione III – Ulteriori contenuti del documento: spunti per l’area a rischio dei contratti pubblici e appendice sull’analisi delle modalità di predisposizione dei piani

L’Autorità concentra, infine, la propria attenzione su una delle aree più sensibili sul fronte del rischio corruttivo, quella dei contratti pubblici.

I focuscondotti all’interno degli Orientamenti rispetto a tale ambito riguardano i seguenti contesti:

  • Affidamenti direttiper assenza di concorrenza per motivi tecnici”;
  • Affidamenti direttiper estrema urgenza”;
  • Esecuzione del contratto in difformità a quanto proposto in sede di gara;
  • Limitazione della concorrenza mediante richiesta di requisiti di partecipazione o di esecuzione non giustificati;
  • Ricorso a proroghe e rinnovi non consentiti;
  • Valutazione errata della congruità dell’offerta;
  • Valutazione dell’offerta sulla base di criteri impropri;
  • Errata allocazione dei rischi nelle concessioni;
  • Inadeguata gestione del conflitto di interessi nell’affidamento dei contratti.

Da ultimo, l’Autorità ha predisposto, come appendice agli Orientamenti 2022, un’utile analisi delle modalità di predisposizione dei piani di prevenzione della corruzione e della trasparenza tenuto conto dei dati e delle informazioni dalle 1654 amministrazioni pubbliche che hanno completato, alla data del 19 aprile 2021, nella l’inserimento dei dati dei PTPCT nell’apposita piattaforma ANAC.

Leggi qui il documento completo

Avv. Adamo Brunetti

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