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Breve commento alle recenti linee di indirizzo INAIL per il monitoraggio e la valutazione dei rischi 231 in ambito salute e sicurezza sul lavoro.

Breve commento alle recenti linee di indirizzo INAIL per il monitoraggio e la valutazione dei rischi 231in ambito salute e sicurezza sul lavoro.
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Breve commento alle recenti linee di indirizzo INAIL per il monitoraggio e la valutazione dei rischi 231 in ambito salute e sicurezza sul lavoro.

Pubblicate da INAIL a giugno 2023 le “Linee di indirizzo per il monitoraggio e la valutazione del rischio della commissione dei reati relativi a salute e sicurezza sul lavoro di cui al 25 septies del d.lgs.231/01”, realizzate nell’ambito del protocollo d’intesa siglato nel 2020 con CAPITALIMPRESE, l’Associazione italiana industriali piccole e medie imprese.

Il documento, si legge nel comunicato di presentazione di INAIL, “è frutto della collaborazione multidisciplinare tra professionisti dell’associazione Capitalimprese e delle imprese associate, della Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza e della Consulenza statistico attuariale dell’Inail. In particolare, vengono fornite indicazioni su come monitorare e misurare i rischi di commissione dei reati relativi alla salute e sicurezza sul lavoro attraverso specifiche modalità operative conformi alla UNI ISO 45001:18”.

Le Linee di indirizzo sono state redatte in conformità allo standard volontario UNI ISO 45001:2018 che presenta il doppio vantaggio:

  1. Di preparare le aziende il percorso verso la certificazione del proprio sistema di gestione della sicurezza sul lavoro e
  2. Di implementare al proprio interno un modello organizzativo conforme alle prescrizioni contenute all’art. 30 del D.Lgs. 81/2008 e dunque esimente della responsabilità 231 con riferimento ai reati in materia di sicurezza sul lavoro.

Obiettivo del documento è quello di permettere alle aziende di definire un modello quanto possibile rispondente al proprio contesto organizzativo: solo, infatti, un sistema che rispetti la reale conformazione strutturale e funzionale dell’organizzazionepuò rappresentare – in ambito salute e sicurezza sul lavoro – uno strumento utile, sia alla riduzione degli infortuni che al miglioramento dei processi aziendali e delle relative performance.

Con riferimento a tale ultimo aspetto chi scrive è sempre più convinto che la capacità per un’organizzazione di gestire correttamente i rischi connessi alle proprie attività (risk management) e, dunque, anche quelli sulla salute e sicurezza sul lavoro, implichi inevitabilmente anche un significativo accrescimento della propria competitività sul mercato.

Non a caso le stesse Linee di indirizzo riportano (pag. 6) che “Il modello non deve […] rappresentare un mero adempimento burocratico, ma deve aderire alle caratteristiche della sua organizzazione, evolversi e cambiare con essa in modo da essere uno strumento funzionale alla riduzione del fenomeno infortunistico e al miglioramento della gestione complessiva dell’attività di impresa”.


Le Linee di indirizzo sono rivolte a qualunque tipologia di azienda, di ogni dimensione.

Punto di partenza di un modello organizzativo coerente con gli standard ISO 45001 è senza dubbio l’attività di audit che, “effettuata in maniera rigorosa, non punta tanto a fornire un valore assoluto di bontà organizzativa, quanto a dare all’organizzazione indicazioni su quali sono le aree del proprio modello organizzativo e gestionale in cui è necessario diminuire i livelli di rischiosità, nell’ottica del miglioramento continuo”.

Il documento, dopo un’introduzione della responsabilità amministrativa degli enti ex D.Lgs. 231/2001 estesa – ad opera prima della Legge 123/07 e poi del D.Lgs. 81/08 – ai reati in materia antinfortunistica, si sviluppa secondo uno schema che privilegia gli strumenti necessari a condurre l’attività di audit, in primo luogo, quelli contenenti i parametri di mappatura, analisi e valutazione dei rischi (gestionali) per la sicurezza sul lavoro.

Centrale, invero, è il capitolo “CARATTERISTICHE DELLO STRUMENTO GESTIONALE”.

Qui si delinea la logica che deve sorreggere un Modello Organizzativo Integrato nei processi aziendali, caratterizzato in particolare dai seguenti requisiti:

  • rappresentare le attività di funzione potenzialmente sensibili;
  • consentire l’identificazione dei responsabili di processo;
  • guidare nella rappresentazione della situazione “as is”;
  • svolgere una valutazione oggettiva delle performances sulla base di un’attenta valutazione delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro;
  • guidare nell’identificazione ed attuazione delle azioni correttive.

Oltre, poi, ai 10 parametri per la valutazione del rischio-reato che le Linee di indirizzo forniscono per consentire al valutatore di calcolare – sulla scorta di criteri tratti dalla Giurisprudenza e dai requisiti dei sistemi UNI EN-ISO – probabilità del rischio stesso e suo impatto (par. 4.3), assai interessante è anche l’approccio operativo che il documento segue allorquando delinea la scheda di controllo che l’auditor deve osservare fornendo degli esempi concreti di relativa compilazione (par. 4.4 e ss).

Le Linee di indirizzo rappresentano indubbiamente un lavoro apprezzabile, a servizio degli operatori del risk management e delle imprese, e frutto dell’attuazione di un modello di collaborazione tra Istituzioni e Parti Sociali che ha generato uno schema di lavoro compendiante competenze, esperienze e skills sicuramente utili al miglioramento dell’approccio gestionale dei rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Avv. Adamo Brunetti

Scarica qui il documento

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